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KANT E I NUOVI COMPITI DEL PENSIERO

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La filosofia di Kant segna il passaggio dall'Illuminismo francese a quello tedesco. L'obbiettivo principale di Kant era quello di fondare una conoscenza oggettiva, tanto che il suo pensiero viene anche detto "Criticismo", che fa della critica lo strumento più sfruttato dalla filosofia. Il termine "critica", nel linguaggio di Kant, sta per "mettere a giudizio", ovvero l'interrogarsi su alcune esperienze umane, per capirne meglio gli aspetti. Proprio per questo motivo, la filosofia di Kant, viene anche nominata "Filosofia del Limite", in quanto si pensa di dare un'interpretazione dell'esistenza stabilendo i limiti dell'intelletto umano. Per Kant, l'uomo ha il bisogno di andare avanti, ossia la ragione, che tende verso la conoscenza assoluta. Se ci arrivasse però, non sarebbe più un uomo, in quanto questo rappresenta l'unico limite dell'intelletto umano. Attraverso il "Criticismo" quindi, Kant si interro

ILLUMINISMO: ROUSSEAU

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Jean Jacques Rousseau, nato  a Ginevra,  è stato il pensatore più rappresentativo dell’Illuminismo.  Nel 1750 scrisse il " Discorso sulle scienze e sulle arti",  presentate da lui non come il fattore principale della felicità e della virtù di ogni uomo poiché la conoscenza ha allontanato l’uomo dalla sua origine e lo ha allontanato dalla sua natura originaria. Nel 1762 pubblicò " L’Emilio o dell’educazione"  e nel medesimo anno " Il contratto sociale".  Aveva un pensiero politico di tipo democratico. Secondo lui le disuguaglianze sociale erano nate con le proprietà private e l’idea di libertà era legata all’uguaglianza. Rousseau era infatti favorevole di dare gli stessi diritti civili/politici a tutti e di permettere anche il libero a voto. Nel nuovo contratto sociale di Rousseau viene messo in evidenza l’idea dove ognuno deve cedere un pò della propria libertà al fine di aver dei diritti. Sempre secondo questo contratto sociale, vi deve esser un accordo t

ILLUMINISMO: MONTESQUIEU

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Montesquieu  nasce vicino a Bordeaux.  Dopo gli studi in legge entrò alla corte di giustizia della sua città, dove diventò a ventisette anni presidente.   Montesquieu  non fa esattamente parte del novero dei  philosophes , gli illuministi francesi come Voltaire, Diderot e D'Alambert. Era di una generazione precedente,  partecipò al progetto dell’ Enciclopedia  e fu per loro un punto di riferimento. Il suo più celebre lavoro si intitola "lo spirito delle leggi", considerato un trattato giuridico-politico. L' obiettivo di  Montesquieu  era quello di  descrivere i rapporti necessari che intercorrono fra i regimi politico-istituzionali e i sistemi giuridici , fra governo e diritto.  Secondo Montesquieu, uno dei più importanti personaggio dell’illuminismo, una limitazione del potere di un monarca poteva esser ottenuta mediante una divisione del potere in tre: potere giudiziario, potere legislativo, potere esecutivo.  Questa limitazione avrebbe infatti anche impedito il dis

ILLUMINISMO: VOLTAIRE

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Voltaire  nasce a Parigi il 21 novembre 1694. Fu e ducato in un collegio di gesuiti , e fu introdotto da giovane nella vita dell’aristocrazia francese, ma una litigio con un nobile lo porta alla  Bastiglia .  Voltaire ha scritto poemi, tragedie, saggi di storia, romanzi, nonché opere di fisica e di  filosofia .  Nei suoi scritti adopera l’umorismo, l’ironia, la satira, il sarcasmo, l’irrisione contro la metafisica e le credenze religiose tradizionali. Parlando del suo pensiero riguardo al periodo dell'illuminismo, Voltaire è convinto che esista il male così come esiste il bene e che sia una realtà difficile a spiegarsi con i lumi della ragione umana. Allo stesso tempo, egli ritiene che  l’uomo debba riconoscere i limiti della propria condizione per riuscire ad accettarla tranquillamente.  Accetta l’imperfetta condizione dell’uomo come la sola possibile, a cui non ci si può sottrarre in quanto sostiene che se l’uomo fosse perfetto, sarebbe Dio.  Egli ammette l’esistenza di un dio un

ILLUMINISMO E LA NUOVA CONCEZIONE DELLA RAGIONE

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La parola Illuminismo viene identificata si riferisce ai "secoli dei lumi"  in Letteratura, Filosofia e nelle arti in generale. Contro l'ignoranza del popolo, l'Illuminismo vuole aprire la mente, liberare l'uomo dalle tenebre dell'ignoranza, attraverso un  movimento culturale, sociale e politico  che per tutto il Settecento, inizialmente in Inghilterra , si diffonde in Europa  trovando il centro di maggior espansione in Francia.  Per gli illuministi, la ragione è lo strumento principe di cui la filosofia deve servirsi come guida in tutti i campi del sapere e della conoscenza, con il fine ultimo di  un miglioramento della vita associata degli uomini .  Il filosofo illuminista , si pone quindi una  missione civile  ben precisa, cioè quella di “illuminare” il modo di ragionare e il rapporto con il mondo di chi gli è accanto . Il primato della ragione, per la filosofia dei lumi, non dev’essere mai fine a se stessa, ma conoscere sempre una declinazione pratica nell

EMPIRISMO SECONDO HUME

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Nella sua opera filosofica, David  Hume propone quello che definisce  empirismo scettico . La parte più significativa del suo pensiero dove esporrà il suo empirismo scettico è la  Teoria della conoscenza .  Hume dice che la conoscenza umana non può essere considerata valida per tutti né necessaria (valida per sempre); quindi distrugge il tentativo di  costruire una metafisica  ma allo stesso tempo mette in risalto la stessa validità della conoscenza scientifica della natura.  Per Hume  scetticismo  significa ritenere che la conoscenza umana non ha un solido/valido fondamento e, a differenza di Cartesio, per Hume è impossibile costruire un fondamento già abbattuto. I bersagli critici di Hume sono tre:  Critica la   sostanzialità dell'io  Critica la   sostanzialità del mondo  Critica il   principio di causa-effetto   Hume vuole sapere  cos'è l'io dell'uomo . Ben presto si accorge che accettando l'impostazione empiristica viene a mancare la possibilità di parlare dell&

EMPIRISMO SECONDO LOCKE

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 È il più grande esponente dell’empirismo inglese . La critica alle idee innate Locke, ispiratosi a Hobbes, non attribuisce alla ragione tutti quei caratteri attribuiteli da Cartesio: la ragione non è uguale per tutti gli uomini, non è infallibile in quanto le idee possono essere oscure, o non unibili tramite ragionamenti; inoltre la ragione, non potendo ricavare da sé i principi, deve necessariamente ricavarli dall'esperienza. L a ragione è l'unica guida efficace di cui l'uomo dispone.  Secondo Locke, però, prima di indagare per i problemi trattati, era necessario esaminare le capacità dell'uomo e vedere quali oggetti il suo intelletto è o non è capace di considerare. Questo è il tema centrale del Saggio di Locke, con il quale si ebbe un primo approccio alla filosofia critica, diretta a stabilire le possibilità umane col riconoscimento dei limiti propri anch'essi dell'uomo, in quanto propri della sua ragione che deve fare i conti con l'esperienza, che forn