KANT E I NUOVI COMPITI DEL PENSIERO

La filosofia di Kant segna il passaggio dall'Illuminismo francese a quello tedesco. L'obbiettivo principale di Kant era quello di fondare una conoscenza oggettiva, tanto che il suo pensiero viene anche detto "Criticismo", che fa della critica lo strumento più sfruttato dalla filosofia. Il termine "critica", nel linguaggio di Kant, sta per "mettere a giudizio", ovvero l'interrogarsi su alcune esperienze umane, per capirne meglio gli aspetti. Proprio per questo motivo, la filosofia di Kant, viene anche nominata "Filosofia del Limite", in quanto si pensa di dare un'interpretazione dell'esistenza stabilendo i limiti dell'intelletto umano. Per Kant, l'uomo ha il bisogno di andare avanti, ossia la ragione, che tende verso la conoscenza assoluta. Se ci arrivasse però, non sarebbe più un uomo, in quanto questo rappresenta l'unico limite dell'intelletto umano. Attraverso il "Criticismo" quindi, Kant si interroga sulle fondamenta del sapere, della morale e dell'esperienza estetica e sentimentale riprendendole nelle sue tre opere principali:

  1. Critica della Ragion Pura
  2. Critica della Ragion Pratica
  3. Critica del Giudizio











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