ILLUMINISMO E LA NUOVA CONCEZIONE DELLA RAGIONE

La parola Illuminismo viene identificata si riferisce ai "secoli dei lumi" in Letteratura, Filosofia e nelle arti in generale. Contro l'ignoranza del popolo, l'Illuminismo vuole aprire la mente, liberare l'uomo dalle tenebre dell'ignoranza, attraverso un movimento culturale, sociale e politico che per tutto il Settecento, inizialmente in Inghilterra, si diffonde in Europa trovando il centro di maggior espansione in Francia. 

Per gli illuministi, la ragione è lo strumento principe di cui la filosofia deve servirsi come guida in tutti i campi del sapere e della conoscenza, con il fine ultimo di un miglioramento della vita associata degli uomini

Il filosofo illuminista, si pone quindi una missione civile ben precisa, cioè quella di “illuminare” il modo di ragionare e il rapporto con il mondo di chi gli è accanto. Il primato della ragione, per la filosofia dei lumi, non dev’essere mai fine a se stessa, ma conoscere sempre una declinazione pratica nella vita collettiva.

L’illuminismo ha il proprio centro in Francia, dove è fondamentale la battaglia politica e culturale al tempo stesso di Diderot, D’Alembert e gli altri philosophes dell’Encyclopédie, autori di un riformismo critico del sistema sociale.

L’Illuminismo tedesco, invece, vive una minor politicizzazione del pensiero, assestandosi su un indirizzo più razionalistico e accademico. Christian Wolff sostiene il metodo filosofico le cui regole siano analoghe a quelle matematiche; Alexander Gottfried è colui che viene visto come il fondatore dell’estetica tedesca; Gottfried Lessing, infine, vsostiene invece l’immanenza di Dio nel mondo come spirito di armonia.









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