LEIBNIZ E L'UNIVERSO COME ORGANISMO VIVENTE

Leibniz era una persona dedita molti interessi, come si nota dalla grande quantità di scritti, dalla logica alla matematica, dalla metafisica alle scienze. Si prodigò anche per la pace tra i popoli e le religioni. In particolare quella cattolica e protestante, facendo l'ideale dell'armonia universale, che costituisce la cifra di tutto il suo sistema filosofico. Lui ebbe un rapporto complesso con la sua epoca, causato da un insoddisfazione per il meccanismo che dominava nella filosofia e anche nella vita sociale, culturale e politica. Fin da giovane ebbe interessi verso la filosofia, che egli intese come difesa della fede in Dio, contro la tendenza atea, che secondo lui erano dominate dalla pretesa di spiegare la natura meccanicamente. Secondo lui la filosofia deve rafforzare la fede in Dio. Secondo Leibniz e il suo progetto che fece, consisteva nel reinterpretare i risultati della scienza moderna in una prospettiva che mostri i fini dell'universo.   


La monade è un “atomo spirituale”, una sostanza semplice e indivisibile, senza parti e quindi priva di estensione. Non potendosi disgregare, è eterna e soltanto Dio può crearla o annullarla. Ogni monade è diversa dall’altra: non vi sono in natura due esseri perfettamente uguali, cioè che non siano caratterizzati da una differenza “sostanziale” Le monadi sussistono come mondi chiusi, non possono influenzarsi a vicenda né subire modifiche dall’esterno.



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