LA FILOSOFIA DELLA NATURA DI GIORDANO BRUNO

Giordano Bruno era caratterizzato da un forte amore per la vita, presente in tutti i suoi scritti. Lui provava odio nei confronti di chi distoglieva lo sguardo dalla vita stessa, ecco perché nei suoi scritti vi è una forte componente realistica. Egli considera la religione come un sistema di credenza assurdo, difatti i suoi testi erano ricchi di argomenti ironici anticristiana e iniziò a considerare la natura, come unica religiose possibile. Per Giordano Bruno Dio ha una duplice forma, cioè che mente al di sopra di tutti e mente presente in tutto quindi, cioè Dio è fuori dal cosmo e che non può essere conosciuto, perché per Dio ogni tentativo di risalire dalla natura è inutile. Allo stesso tempo Dio è principio del cosmo ed è accessibile all'esistenza umana. 

Secondo Bruno Dio è sia causa che principio dell'essere: 
1. Egli è causa perché è energia produttrice del cosmo.
2. Egli è principio perché è elemento che costituisce le cose.

Da queste riflessioni Giordano Bruno con le sue idee attribuisce una caratteristica fondamentale dell'universo, ovvero l'infinità. Giordano Bruno è stato quindi uno dei primi a contrastare la versione del matematico Tolomeo di un universo chiuso.






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